ORGANIGRAMMA
- Referente: Piazza Pietro
- Componenti:
- Suar Andrea
- Meneghello Daniele
- Lanfossi Daniele
COSA FACCIAMO
Il crescente interesse per l’escursionismo richiede una rete organizzata di percorsi pedonali ben segnalati per la fruizione alpinistica, escursionistica o, più semplicemente, turistica.
Alla Sezione CAI di Montebelluna compete la manutenzione di cinque sentieri nell’area del Grappa e più precisamente tra le valli di Schievenin e dello Stizzon.
Il lavoro dei nostri soci è puramente volontario e gratuito. Principalmente consiste: nel posizionare la segnaletica sia orizzontale che verticale (pali; tabelle contenenti le opportune indicazioni che devono essere chiaramente leggibili); nella pulizia dei sentieri da sassi e ramaglie, con taglio e sgombero di alberi eventualmente caduti sui sentieri; nella pulizia delle canalette di scolo acqua; nella segnalazione alle autorità competenti di eventuali pericoli di frane, smottamenti e quant’altro richiesto per aumentare la sicurezza dei percorsi.
Nel corso degli anni il nostro impegno si è concretizzato nel curare il monitoraggio della rete sentieristica dei territori interessati e nella costante, assidua manutenzione ordinaria mediante il rinnovo della segnaletica (orizzontale e verticale), nella sistemazione e pulizia del fondo.
Se desideri partecipare attivamente alla manutenzione dei sentieri della nostra Sezione ti assicuriamo che sarai il benvenuto tra amici.
Telefonaci e scrivici ai numeri che trovi nella Home Page.
COSA DICE LA LEGGE REGIONALE
La legge regionale 14 giugno 2013, n.11 “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”, all’articolo 48 bis, comma 2, definisce “sentieri alpini” i percorsi pedonali, appositamente segnalati, che consentono il movimento di escursionisti e di alpinisti in zone montane, al di fuori dei centri abitati, per l’accesso a rifugi, bivacchi fissi o luoghi di particolare interesse alpinistico, turistico, storico naturalistico e ambientale.
La Regione riconosce altresì il ruolo e la funzione culturale e sociale svolta dal Club Alpino Italiano (CAI), di cui si avvale per la promozione e diffusione dell’alpinismo, per la conoscenza e valorizzazione dell’ambiente montano e la prevenzione degli incidenti in montagna.
Il comma 2 dell’articolo 48 bis definisce quindi la “rete infrastrutturale” della montagna veneta, costituita dai sentieri alpini, dai sentieri attrezzati, dalle vie ferrate, dai bivacchi fissi alpini e dai bivacchi-casere.
Il comma 3 dell’art. 48 bis prevede che le funzioni amministrative relative alla realizzazione e gestione dei sentieri alpini spettano alle Unioni Montane, che si avvalgono delle Sezioni del Club Alpino Italiano il quale può provvedere al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione dei sentieri alpini. Spettano ai comuni le funzioni amministrative relative alla realizzazione e gestione delle vie ferrate, nonché delle opere e degli eventuali impianti fissi dei sentieri attrezzati necessari ai fini della loro manutenzione utilizzando le guide alpine e aspiranti guida alpina iscritte negli appositi albi professionali.